VAIRANO SCALO (CE) – SS.Cosma e Damiano

L’ORGANO

Ogni nuovo organo dovrebbe essere una realizzazione unica, pregevole, destinata a sopravvivere di parecchie generazioni alla sua committenza e che porti in se – un po’ come per gli uomini – il desiderio di “invecchiare” il più tardi possibile.

L’esperienza percorsa a Battipaglia, di costruire strumenti nuovi storicamente ispirati (Chiesa e Santuario di S. Maria della Speranza) o di collocare organi storici di altre nazioni (Organo T. C. Lewis progettato da A. Guilmant – chiesa di S. Gregorio VII), a mio personale giudizio, si è rivelata vincente. Gli apprezzamenti di tantissimi colleghi provenienti da tutto il mondo che avevano avuto modo di suonare questi strumenti negli ultimi quindici anni mi avevano convinto che anche a Vairano si poteva proporre un’operazione simile.

Su precisa indicazione del parroco, l’organo – che sarebbe stato collocato in cantoria sopra l’ingresso ed essere a trasmissione meccanica – doveva avere una seconda consolle nei pressi dell’altare. Questa considerazione unitamente al fatto che la Campania, al pari delle altre regioni italiane, è terra ricchissima di organi storici d’impianto classico italiano spostava in avanti l’ambito temporale al quale ispirarsi.

Il pensiero è quindi andato immediatamente all’organaria francese, con particolare riguardo agli stilemi costruttivi di Aristide Cavaille-Coll, del quale ricorre tra l’altro proprio quest’anno il bicentenario della nascita. L’organo di Vairano non dovrà essere però una copia – procedimento che potrebbe avere una valenza didattica ma che non riveste alcun interesse nel nostro caso – bensì uno strumento dai forti connotati stilistici di una particolare scuola, adattati alle dimensioni sonore e alle esigenze liturgiche della chiesa destinataria dello strumento, e, non ultime, alle prospettive artistiche che certamente scaturiranno da questa interessantissima realizzazione.

Lo strumento annovererà in se caratteristiche peculiari della tradizione romantica francese e della scuola di Cavaille-Coll, nonché innovazioni tecniche introdotte da quest’ultimo.

In particolare, il poderoso Récit, vedrà la piramide delle ance posta su un proprio somiere con la pressione differenziata tra bassi e soprani mentre le misure delle canne si rifanno agli organi Cavaille-Coll di Caen, Royaumont e Madrid. Al fine di caratterizzare al meglio le sonorità francesi del nuovo organo è da rilevare la collaborazione, per quanto concerne l’intonazione, tra Mascioni e l’organaro Jean Pascal Villard, attivo a Poitiers dal 1986.

Sono fiducioso che questo strumento saprà ricompensare gli sforzi di una comunità intera e del suo parroco, Don Luigi, attento come pochi verso l’arte in generale e la musica in particolare.

M° Emanuele Cardi – progetto fonico

UNA SCELTA

Nel decimo anniversario della dedicazione della chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo, si realizza il sogno di impreziosirla con un organo a canne monumentale di grande valore. Nella celebrazione dei divini misteri ha notevole importanza la musica sacra; l’organo poi è tenuto in grande onore nella Chiesa, esso infatti, accompagnando i canti e i momenti liturgici,  aggiunge splendore alla celebrazione, favorisce la preghiera dei fedeli e innalza la loro mente a Dio. Il suono dell’organo nel contesto celebrativo, sostiene il canto unanime dei fedeli, espressione di quel cantico nuovo che sarà veramente tale se all’accordo degli strumenti e delle voci si unirà la santità della vita. A conferma di quanto espresso, desidero evidenziare che il 4 dicembre 1963 il Concilio Ecumenico Vaticano II approvò all’unanimità la costituzione “Sacrosanctum Concilium” sulla sacra Liturgia, il cui splendido capitolo VI è dedicato alla Musica Sacra. In esso si leggono le seguenti eccellenti dichiarazioni programmatiche: «La tradizione musicale della Chiesa costituisce un patrimonio d’inestimabile valore, che eccelle tra le altre espressioni dell’arte, specialmente per il fatto che il canto sacro, unito alle parole, è parte necessaria ed integrante della liturgia solenne. Il canto sacro è stato lodato sia dalla sacra Scrittura, sia dai Padri, sia dai Romani Pontefici; costoro recentemente, a cominciare da San Pio X, hanno sottolineato con insistenza il compito ministeriale della musica sacra nel culto divino. Perciò la musica sacra sarà tanto più santa quanto più strettamente sarà unita all’azione liturgica, sia dando alla preghiera un’espressione più soave e favorendo l’unanimità, sia arricchendo di maggior solennità i riti sacri. La Chiesa poi approva e ammette nel culto divino tutte le forme della vera arte, purché dotate delle qualità necessarie» (n. 112). E aggiunge al n. 120: «Nella Chiesa latina si abbia in grande onore l’organo a canne, strumento musicale tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere un notevole splendore alle cerimonie della Chiesa, e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle cose celesti».

L’organo a canne è uno strumento musicale che ad oggi resta misterioso ai più, ma che fin dai tempi più antichi ha ornato le nostre chiese. Un potente mezzo di preghiera e di elevazione spirituale. Tra tutte le opere d’arte che impreziosiscono le nostre chiese, l’organo è forse il vero trait d’union tra il terreno e il Divino. Infatti, nessun’altra espressione artistica riesce ad emozionare l’animo umano come sa fare la musica e, se uniamo a questa enorme potenzialità tutta la forza sonora ed emotiva che solo l’organo è in grado di sprigionare, otteniamo un qualcosa che oltrepassa prepotentemente i limiti che la natura umana ci impone. L’uso dell’organo per accompagnare il canto può sostenere le voci, facilitare la partecipazione e rendere più profonda l’unità dell’assemblea. Difatti la musica, come la pittura, hanno nella Chiesa una funzione essenzialmente ministeriale nel culto divino. Perciò la musica sacra è tanto più santa quanto più strettamente è unita all’azione liturgica, sia dando alla preghiera un’espressione più soave e favorendo l’unanimità, sia arricchendo di maggiore solennità i riti sacri. L’organo ha una sua caratteristica particolare. La molteplicità dei suoni e la capacità di fonderli in armonia fanno di esso uno strumento dall’evidente carattere comunitario, simbolo dell’unità nella diversità. La musica è ancella dell’azione liturgica e su di essa modella i propri interventi.

Sono questi i motivi che mi hanno spinto a promuovere e realizzare l’organo a canne per la chiesa di Vairano, pur affrontando non poche difficoltà.

In realtà, un organo è un investimento per la generazione attuale e anche per quelle future: ne sono testimonianza i numerosi strumenti antichi che ci sono nel mondo e di cui fruiamo tutti oggi proprio perché, quella volta, qualche sacerdote  e una comunità più sensibile fecero un investimento ingente ma duraturo. Peraltro, desidero ricordare che la casa organaria Mascioni, da me scelta,  è senz’altro una garanzia per professionalità e competenza. Alla Famiglia Mascioni va il mio sentito ringraziamento per la disponibilità mostrata in tutte le fasi della realizzazione di questo progetto cosi importante. Un sentito e doveroso ringraziamento lo rivolgo al Maestro Emanuele Cardi, per il progetto fonico dello strumento.

Un rinnovato grazie ai fedeli tutti della comunità parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo, di cui mi onoro essere parroco. La loro grande generosità ancora una volta non è stata smentita. Il Signore ricompensi tutti e ciascuno in grazie e benedizioni.

Ora non ci resta che attendere alcuni mesi per poter udire la maestosità della  sua voce e rendere lode a Dio Padre, che nel Figlio suo Gesù Cristo ci rende idonei ad innalzare il Cantico nuovo.

Don Luigi De Rosa, parroco

COMPOSIZIONE FONICA

3 tastiere di 61 note (Do-do) – pedaliera 32 note (Do-sol)

Manuale  I – G. Orgue
1.Montre16′
2.Montre8′
3.Flûte Harmonique8′
4.Viole de Gambe8′
5.Prestant4′
6.Flûte4′
7.Doublette2′
8.Cornet V8′
9.Forniture IV-V
10.Trompette8′
Manuale  II – Positif
11.Principale8′
12Bourdon8′
13.Prestant4′
14.Flûte douce4′
15.Quinte2.2/3′
16.Doublette2′
17.Cromorne8′
Tremblant
Unioni
42.I 8 Ped
43.II 8 Ped
44.III 8 Ped
45.III 4 Ped
46.III 8 I
47.II 8 I
48.I 16 I
49.III 16 I
50.III 8 II
51.III 4 III
52.III 16 III
Manuale  III – Recitatif. Espr.
18.Violonbass16′
19.Diapason8′
20.Flûte traversiere8′
21.Viole de Gambe8′
22.Voix Celèste8′
23.Basson et Hautbois8′
24.Prestant4′
25.Flûte octaviante8′
26.Nazard2.2/3′
27.Octavin2′
28.Forniture IV
29.Voix Humaine8′
Tremblant
Somiere indipendente a pressioni differenziate
30.Basson16′
31.Trompette Harmonique8′
32.Clairon4′
Tremblant
Pedale
33.Contrebasse16′
34.Sousbasse16′
35.Grand Quinte10.2/3′
36.Basse8′
37.Flûte8′
38.Octave4′
39.Bombarde16′
40.Trompette8′
41.Trompette en Chamade8′
IL PROGETTISTA

Emanuele Cardi è nato a Napoli nel 1973. Si diploma con il massimo dei voti e la lode in Organo e Composizione Organistica dopo quattro anni di studio con Wijnand van de Pol presso il conservatorio F. Morlacchi di Perugia dove consegue anche il Diploma Accademico di II livello, sempre con il massimo dei voti e la lode. In seguito si diploma in Musica Corale e Direzione di Coro, Pianoforte e Clavicembalo.

Interessato alle problematiche di restauro degli organi antichi e della prassi esecutiva, conduce da diversi anni studi specifici sulla musica e sull’arte organaria napoletana, redigendo in piùoccasioni articoli per riviste specializzate, partecipando a convegni in qualità di relatore. Svolge opera di consulenza nell’ambito del recupero di organi storici e per la realizzazione di nuovi strumenti.

Svolge inoltre corsi estivi e masterclasses sulla musica organistica rinascimentale e barocca, ed è spesso membro di giuria in concorsi organistici internazionali. Ospite di alcune tra le istituzioni musicali più prestigiose del mondo, svolge un intensa attività concertistica in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia Germania, Inghilterra Irlanda, Norvegia, Olanda, Polonia, Rep. Ceca, Svezia, Svizzera, Spagna, Ungheria, Russia, Stati Uniti, Brasile ed Uruguay, suonando alcuni dei più noti strumenti tra cui quelli di St. Thomas a New York, San Francisco (USA), cattedrali di Passau, Friburgo, Fulda, Monaco, Bonn (Germania) Losanna (Svizzera) Londra, Edimburgo, Brussels, Copenaghen, Turku (Finlandia), Lund (Svezia), Oliwa (Polonia) e Mosca. Docente ospite all’Università del Kansas (USA) e del conservatorio di Mosca e di S. Pietroburgo, ha suonato nelle principali istituzioni concertistiche russe tra cui le filarmoniche di S. Pietroburgo, Ufa, Kazan, Ekaterinburg, Perm, Krasnojarsk, Tomsk, Kemerovo, fino a Irkutsk. Ha svolto inoltre numerosi concerti inaugurali, tra cui quello del grande organo della chiesa dei Redentoristi a Belfast e della First Unitarian Church a Worcester (MA) negli Stati Uniti.

Docente di Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza, incide regolarmente per le case discografiche “La Bottega Discantica” (Milano), “Priory Records” (Londra) e “Brilliant Classics” (Olanda) la cui recente incisione Neapolitan Organ Music è stata premiata con 5 stelle dalla rivista “Musica”.

Emanuele Cardi